Librerie da condominio

 In Bookshops

Le librerie condominiali di Milano, Roma, Brooklyn

Notizie così fanno stare bene.

Non è una novità recente, le informazioni in rete risalgono a un paio di anni fa: a New York le librerie condominiali fanno aumentare le vendite immobiliari.

Andiamo con ordine. Da parecchio tempo a Manhattan gli edifici vengono classificati anche in base alle strutture in condivisione riservate ai residenti, e così chi compra casa in questi condomini può contare su spazi che migliorano la qualità della vita. Esistono spazi comuni riservati a palestre superattrezzate, ludoteche, piscine, cantine per conservare il vino, aree feste.

Nel 2012 qualcuno ha avuto la brillante idea di creare librerie condominiali per i residenti, e pare che sia stata molto apprezzata. Apparentemente è un successo che stupisce nell’era degli ebook, ma la percezione per chi ci abita è quella di avere addirittura un’estensione del proprio appartamento.

Pur avendo un costo contenuto rispetto ad altri benefit, la biblioteca ha un valore percepito a cinque stelle perché in realtà il vantaggio che trasmette è quello del tempo per sé stessi. Le famiglie residenti possono infatti beneficiare di uno spazio relax mentre a casa vengono fatte le pulizie o la babysitter si occupa dei bambini.

In poco tempo le biblioteche sono state sponsorizzate da librerie o case editrici, in alcuni casi sono state create librerie di settore – arte, fotografia, design, editoria per bambini – e, in alcuni casi sono state aggiunti servizi di catering o caffetteria.

Ora il numero di questi condomini è aumentato uscendo dai confini di Manhattan con il Toren Building a Brooklyn.

Le prime a Milano e Roma.

Ma veniamo a noi, perché magari ci mettiamo un po’ di tempo e sicuramente siamo meno orientati alla tecnologia o alla grandiosità ma sicuramente la creatività non ci manca.

Nel 2013 sono nate le prime biblioteche condominiali, a Milano prima e, solo pochi mesi dopo, a Roma. Rispetto al precedente americano, queste iniziative hanno anche una vocazione “sociale”.

In febbraio gli inquilini di Via Rembrandt 72 hanno deciso di utilizzare uno spazio in disuso, quello della portineria, per dar vita a una vera e propria biblioteca. Poche regole che sembrano funzionare alla perfezione: accesso libero e gratuito, non serve una tessera, si prendono i libri in prestito per un mese lasciando il proprio recapito. L’idea è venuta con l’intenzione di far socializzare persone che a malapena si salutavano in ascensore e con il tempo il numero di libri è cresciuto fino a non avere spazio sufficiente. In poco tempo il successo di questa iniziativa si è allargato agli abitanti della zona.

Pochi mesi dopo, in giugno, è nata a Roma la biblioteca condominiale Al Cortile in uno spazio che ora ospita incontri organizzati per parlare di letteratura, cinema, storie per bambini e non più solo le solite discussioni da assemblee condominiali. Quando qualcuno ha condiviso l’intenzione di trasformare il locale, gli inquilini hanno iniziato a contribuire con libri e scaffalature inutilizzate fino a far nascere una vera e propria libreria suddivisa per genere e pubblico di lettori.

Tra le due biblioteche si è creato un gemellaggio per scambiarsi idee ed esperienze, c’è da sperare che altri quartieri e città ne seguano l’esempio.

Post recenti

Leave a Comment

Contattami

We're not around right now. But you can send us an email and we'll get back to you, asap.

Illeggibile? Cambia il testo. captcha txt