Indipendenti ma ben organizzate

 In Bookshops

Le librerie indipendenti in UK, a Parigi e a Milano

Copiamo dagli Inglesi

In Inghilterra l’editore Penguin Random House ha creato una sorta di social network dedicato agli appassionati di ogni genere di libri, grazie al quale gli utenti possono “sponsorizzare” la loro libreria indipendente preferita promuovendo e scambiando recensioni, suggerimenti, idee.

Andiamo con ordine. Stiamo parlando di una piattaforma web – My Independent Bookshop – che permette ai suoi utenti di aprire il proprio “negozio” con tanto di vetrina, recensioni e consigli, e di promuovere allo stesso tempo le librerie indipendenti del territorio.

Rispetto ad altri social network letterari, infatti, si può scegliere di collegare il proprio negozio a una libreria; grazie alla collaborazione con Hive, la libreria prescelta riceverà una percentuale sulla vendita del libro consigliato.

Si possono anche evitare spese di spedizioni, in caso l’edizione del libro acquistato sia quella cartacea e non digitale, scegliendo il ritiro presso la libreria di quartiere.

Un altro aspetto che sicuramente rende diversa l’esperienza dei consigli letterari è la presenza, tra i librari di My Independent Bookshop, di scrittori famosi come Nicci French o Irvine Welsh.

Naturalmente non ho resistito e ho aperto il negozio Bookaholic.

L’alternativa francese

Potevano i Francesi essere da meno? In questo caso un po’ sì, il sito è senza dubbio meno innovativo di quello inglese ma resta comunque una valida iniziativa per promuovere le locali librerie indipendenti.

Stiamo parlando di Paris Librairies, un’immensa libreria che vanta 1.500.000 titoli su un’estensione di 8.500 mq, molto bene organizzato. Permette di cercare libri secondo genere, titoli o autori e, una volta trovati, leggerne il riassunto – presumibilmente quello che appare nel risvolto di copertina – e averne immediatamente la reperibilità.

Si decide quindi in quale tra le librerie lo si vorrà ritirare prenotandolo immediatamente.

Personalmente trovo che tolga un po’ il piacere di cercare tra gli scaffali, che per gli appassionati è davvero irrinunciabile, e di fare scoperte letterarie inaspettate, ma è senz’altro una valida alternativa ai colossi online a sostegno delle piccole librerie.

Non c’è dubbio che in Italia manchi un po’ di questo spirito organizzativo, segnalo però con molto piacere il sito delle Librerie Indipendenti di Milano, che riunisce per ora quasi 30 librerie piccole e grandi accomunate da un grande valore aggiunto: la presenza di un libraio che ama leggere e conosce i libri che consiglia.

Molto apprezzata l’agenda comune che riporta tutti gli appuntamenti previsti e organizzate nelle librerie LIM.

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