Alex Woods
LO STRANO MONDO DI ALEX WOODS, GAVIN EXTENCE – ED. GARZANTI
A chi piacciono gli adolescenti?
Togliamoci subito l’imbarazzo e iniziamo dal più comune dei luoghi comuni: ho amato Alex perché ho un figlio che ha più o meno la stessa età e addirittura alcuni tratti del suo carattere.
Ma non è del tutto vero, Alex Woods colpisce anche chi non ha figli e non ama particolarmente gli adolescenti (ma davvero esiste chi ama gli adolescenti??) perché spesso si fa fatica a ricordare che ha solo 17 anni. Alex vive in un mondo apparentemente sconnesso, popolato da personaggi che fanno a gara con lui per lasciare un segno nei lettori.
È diventato un personaggio suo malgrado all’età di 10 anni per essere stato colpito da un meteorite ed essere sopravvissuto, nonostante questo incidente abbia cambiato la qualità della sua vita. È un tipo strano e per questo emarginato dai coetanei. Si interessa di astronomia, scienza e neurologia, legge Vonnegut e fa un sacco di domande.
Alex e il Signor Peterson
Sua madre fa la cartomante ed è certamente un po’ fuori dalle righe, eppure traspaiono da ogni suo pensiero e azione un senso di protezione e una capacità di comprensione che superano di gran lunga la media ostentata dalle “mamme perfette”.
Il Signor Peterson, l’uomo la cui amicizia cambierà profondamente la vita di Alex, ha 70 anni, è vedovo e piuttosto chiuso al resto del mondo, e si rivelerà fondamentale per la crescita di Alex. Restano impressi i loro dialoghi sui diritti umani, sulle difficoltà del vivere quotidiano, sui libri di Kurt Vonnegut.
Di Alex ho amato molto la semplicità con cui approfondisce temi fondamentali e difficili, tanto da lasciare spunti importanti che ti vengono in soccorso quando la vita ti obbliga a ripensarci:
La morte non deve fare paura. Può fare paura da un punto di vista evolutivo, ma non dal punto di vista logico. Voglio dire che la morte è la cosa più innocua del mondo. Solo morire è terribile.
